Libri

Recensione di libri

In questa pagina presentiamo libri che affrontano temi legati al mondo dei multiscafi, alla navigazione, alla crociera, ovvero tutto ciò che può interessare chi va per mare. Contribuisci anche tu inviando una recensione di un libro alla nostra mail. Il limite massimo per il testo è di 2.000 battute spazi inclusi. Grazie per la collaborazione.

Peter Nichols, Una regata da pazzi, Nutrimenti mare, Roma, 2022 (titolo originale: A Voyage For Madmen, 2001)

A venti anni di distanza dalla sua prima edizione inglese, viene tradotto in italiano il libro di Peter Nichols che racconta la prima Golden Globe Race del 1968, una regata in solitario senza scalo intorno al mondo ideata dal Sunday Time di Londra. Da pochi mesi, nel maggio del 1967 Francis Chichester, un inglese di 65 anni, a bordo del Gipsy Moth IV (un ketch di 52 piedi), aveva compiuto un giro del mondo in solitario in 226 giorni, con una sola sosta a Sidney. Questa impresa fece pensare a molti che il giro del mondo senza scalo fosse diventato un obiettivo raggiungibile. Nel suo libro Nichols costruisce un avvincente racconto di questa regata, frutto di un approfondito lavoro di documentazione, che permette di guardare quell’avventura da molti punti di vista: la vita e la personalità dei 9 partecipanti, le loro difficoltà, i loro drammi e le loro gioie, gli aspetti tecnici e psicologici, le caratteristiche delle barche, gli interessi commerciali e tanti altri aspetti che rendono un giro del mondo in solitario un’impresa epica. Nonostante alcuni aspetti moderni, quella regata fu molto simile allo stile di navigazione della seconda metà dell’Ottocento: niente elettronica a bordo, radio mal funzionanti, posizione stabilita col sestante, il sole e le stelle, molte barche costruite in legno, informazioni meteo frammentarie o inesistenti e così via. I destini dei 9 partecipanti furono molto diversi tra loro. Alcuni dei partecipanti diventarono leggende della navigazione (Robin Knox-Johnston e Bernard Moitessier), altri avrebbero compiuto in seguito grandi imprese veliche (Chay Blyth, John Ridgway e Bill King), mentre per altri ancora fu solo una parentesi o un incubo che avrebbe travolto le loro esistenze. Ma quando affrontarono la Golden Globe Race quasi nessuno dei partecipanti aveva un’idea precisa di cosa avrebbe dovuto affrontare e molti di loro non sapevano esattamente cosa li stava spingendo in quella folle impresa. In questa prima edizione un aspetto innovativo e moderno è la presenza di due trimarani in legno di 40 piedi armati a ketch, molto simili tra loro. In quegli anni i multiscafi erano ancora visti con una certa sufficienza e nonostante fosse evidente la loro maggiore velocità, erano ritenuti – da molti velisti – imbarcazioni poco idonee a navigazioni così impegnative. Il testo è corredato da foto dei protagonisti e delle loro barche. Una curiosità: in rete è possibile trovare video della Golden Globe Race 1968 perché i concorrenti erano dotati di cineprese e macchine fotografiche. Molte foto furono pubblicate sui giornali che desideravano diffondere informazioni sulla regata. Sembra incredibile, ma il primo giro del mondo in solitario ebbe una discreta copertura mediatica, nonostante le mille difficoltà che i marinai dovettero affrontare per far giungere a terra foto, informazioni e video.
Link della regata (qualche esempio, ma ci sono tanti altri video)
1. Robin Knox-Johnston https://www.youtube.com/watch?v=Glrkw_4-GhQ&t=528s
2. Golden Globe Race https://www.youtube.com/watch?v=aOaM7jGMJIg
3. Golden Globe Race https://www.youtube.com/watch?v=qwmyOClBSmI

Raffaele Brancati, Il sogno dell’aria e del mare: catamarani e trimarani, Roma, 2022

Il libro “Il sogno dell’aria e del mare: catamarani e trimarani”, propone una breve storia della navigazione, – con particolare riferimento ai multiscafi-, i racconti di alcuni progettisti-velisti italiani molto creativi che hanno contribuito allo sviluppo dei multiscafi moderni e una rassegna di alcuni catamarani e trimarani (con qualche accenno della loro storia) che navigano oggi in Italia. Raffaele (Lello) Brancati ha contribuito, con questo suo lavoro editoriale,  a colmare un vuoto nel panorama editoriale italiano così avaro di pubblicazioni sui multiscafi.

Raffaele Brancati è da decenni un armatore di multiscafi e nel 2018 è stato uno dei fondatori dell’Associazione Italiana Multiscafi, il cui  scopo è quello di mettere in relazione armatori, appassionati, progettisti e costruttori di multiscafi. Un settore minoritario della vela in Italia, ma in forte crescita, soprattutto nel segmento catamarani che hanno ormai un peso rilevante nel settore charter e crociere.

Il libro nasce dalla volontà di ricostruire la storia dei poliscafi e intrecciarla con quella della navigazione più in generale. Una grande sfida tecnologica e creativa che ha permesso ai sapiens di esplorare tutto il pianeta, attraversando gli oceani. In questa straordinaria impresa, anche le barche con più scafi hanno avuto un ruolo molto importante. La ricostruzione storica di Brancati parte dai poliscafi di 3000 anni fa fino ad arrivare all’uso ricreativo-turistico delle imbarcazioni e ai multiscafi volanti di oggi, passando tra le tante innovazioni nella navigazione che hanno coinvolto sia monoscafi che multiscafi.

La seconda sezione del libro raccoglie le esperienze e le innovazioni di alcuni progettisti-velisti italiani: Giorgio e Lorenzo Bergamini, Enrico Contreas e Franco Pivoli, il quale dedica anche una lettera-augurio ai campioni Ruggero Tita e Caterina Banti, oro nella classe Nacra 17 alle olimpiadi di Tokio 2021. Dal racconto di questi progettisti possiamo ricostruire una grande avventura tecnologica e intellettuale: catamarani con foil nel 1972, costruzioni pioneristiche in carbonio nel 1980 e così via. Si scopre, in questo modo, la capacità innovativa di una generazione di progettisti italiani che hanno saputo far fronte a budget ridotti grazie alle loro capacità inventive.

Infine, il libro propone una carrellata tra trimarani e catamarani che solcano oggi i nostri mari. Si tratta di multiscafi che appartengono a soci e simpatizzanti dell’Associazione Italiana Multiscafi. Alcuni di questi sono impegnati nelle regate, altri nelle crociere, altri ancora in entrambe le attività. Ciascuna imbarcazione  è accompagnata da foto e da qualche breve nota che descrive un frammento della storia della barca e di quella dei loro armatori.

Il libro di Brancati, al momento, viene inviato ai soci dell’Associazione Italiana Multiscafi e non è, quindi, in commercio. Per avere informazioni su come riceverlo vi invitiamo a scrivere a associazioneitalianamultiscafi@gmail.com


James Wharram, “Due ragazze due catamarani”, Editrice Incontri Nautici, 2013 (prima edizione 1969).

Il 14 dicembre 2021 è morto a 93 anni James Wharram. Nel mondo dei multiscafi, e più in generale della navigazione moderna, Wharram è stato un pioniere e un visionario. Negli anni ’50, mentre l’Europa risanava le sue profonde ferite dopo la tragedia della seconda guerra mondiale,  Wharram realizzò il suo sogno: costruire due catamarani  in legno che attraversassero, per la prima volta nella storia, l’Atlantico nelle due direzioni. In quel periodo i multiscafi erano visti con molto sospetto ed erano ritenuti poco idonei a navigazioni impegnative, ma la sua impresa dimostrò che si trattava di un’imbarcazione capace di navigare anche in condizioni estreme. Questa straordinaria avventura è raccontata nel libro “Due ragazze due catamarani”, da qualche anno disponibile anche in lingua italiana. Il volume racconta, con dovizia di particolari, foto, mappe e disegni, il periodo compreso tra il 1954 e il 1959. In questi anni Wharram, insieme a due ragazze tedesche  – Ruth Merseburger e JuttaSchulze-Rhonhof  -, costruirà due catamarani, attraverserà l’oceano Atlantico nelle due direzioni, vivrà periodi felici nelle isole caraibiche, incontrerà Moitessier e tante altre persone che lo aiuteranno, in vario modo, a portare fino in fondo il suo sogno. Wharram e le sue due compagne negli anni ’50 erano giovani, avevano voglia di vivere fuori dagli schemi, inseguivano i loro sogni ad ogni costo, erano aperti verso il mondo e avevano grandi capacità di adattamento alle difficoltà. E si amavano. E proprio questo amore li aiuterà in molti momenti a superare le grandi difficoltà del viaggio, la derisione, la mancanza di fondi, la paura di morire. Le loro due traversate furono condotte facendo ricorso a strumenti tecnici “primitivi” (rispetto agli standard attuali): il sestante, una radio portatile, carte nautiche, righelli e compasso, un orologio, una sagola con una bottiglia per calcolare la velocità del catamarano.  La lunga navigazione, le burrasche, i guasti tecnici del primo viaggio e degli altri che affrontò nella sua vita, guidarono Wharram nel perfezionamento dei catamarani che costruì nei decenni successivi. Ancora oggi c’è un sito che vende le sue barche  dallo stile inconfondibile https://www.wharram.com/


Pubblicato nel 1992 questo libro racconta la storia dei multiscafi (o poliscafi come meglio definiti dal prof. Crepaz), la loro nascita, l’evoluzione e i possibili sviluppi. Vengono trattati anche argomenti tecnici originali specifici dei multiscafi.


Nel blu Giovanni Soldini

Il velista italiano probabilmente più conosciuto nel nostro paese e uno dei pochi ad essersi guadagnato fama internazionale racconta, in questo libro, la sua passione per il mare. Si tratta di un’autobiografia molto avventurosa, come si addice ad un uomo che ha affrontato e superato numerose e difficili prove. Il suo viaggio negli oceani è cominciato da adolescente e non è ancora terminato. Amore per il mare e voglia di coltivare i propri sogni sono tra gli ingredienti principali di questo volume.


Longitudine

Nel 1714 il Parlamento inglese offrì una somma enorme (equivalente – con le evidenti difficoltà di fare certe equivalenze – a oltre 15 milioni di euro di oggi) a chi avesse inventato uno strumento semplice ma preciso per calcolare la longitudine. La giornalista-divulgatrice  statunitense Dava Sobel racconta, in questo agile volume, la vicenda avventurosa e ricca di colpi di scena dell’invenzione che cambiò la navigazione.


una famiglia di alto mare

Fred Duncan è nato il 14 marzo 1887 sul  Florence, che in quel momento era ormeggiato nella baia di San Francisco. Rimase a bordo di quel trealberi fino al 1898, quando lasciò per sempre la nave. L’era dei grandi velieri commerciali che solcavano gli oceani stava volgendo al termine. Nel racconto romanzato in forma di diario l’autore ci permette di rivivere passaggi di capo Horn, navigazioni oceaniche, tempeste e persino un tentativo di ammutinamento. Uno spaccato della vita di bordo narrato da un testimone oculare.


salvataggi leggendari

Il libro ha come argomento centrale la sicurezza in mare. E’ articolato in due parti: la prima descrive 5 grandi salvataggi  durante la Vendée Globe, mentre la seconda affronta i temi della sicurezza in navigazione, l’equipaggiamento, la sopravvivenza e la prevenzione. Una lettura utile per chi affronta navigazioni d’altura, anche senza affrontare gli oceani. 


la mia barca sicura

Ernesto Tross affronta il tema della sicurezza in mare attraverso lo studio di alcuni casi e partendo dalla sua diretta esperienza di progettista e navigatore. Tross è una voce autorevole ma dissonante rispetto a buona parte del mondo della vela e proprio per questo interessante perchè permette un confronto con un approccio originale che ci costringe a pensare e a confrontarci su un tema così importante come quello della sicurezza. 

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